Ma cos'è questa crisi?
Ovvero: siamo davvero costruttivi nel parlare di cambiamento climatico?
Ciao!
Ritorniamo ai ritmi consueti (primo lunedì di ogni mese) e lo facciamo con un tema molto importante che ci riguarda tutti e su cui il giornalismo costruttivo in cui crediamo investe molte energie.
Parliamo di giornalismo costruttivo e cambiamento climatico, o meglio di crisi climatica.
Perché crisi? Perché è bello riscoprire il significato delle parole. Ci arriveremo tra poco.
Prima, un piccolo riassunto degli aggiornamenti di News48 nelle scorse settimane. Allaccia le cinture, si parte!
Pills
Mese molto denso dei contenuti lo scorso gennaio, nella rivista del Constructive Network. Nell’ultimo mese diversi i contenuti che ci sentiamo di segnalare:
· Le ultime notizie di cronaca hanno rivelato la persistenza di un grave e grande problema sociale e culturale, quello della violenza. Con Antonella Ferro andiamo alla scoperta dei possibili antidoti a questo veleno - https://news48.it/educazione-sentimentale-e-affettiva-pilastri-della-crescita-umana/;
· L’intelligenza artificiale: cosa farne? Conoscerla per comprenderne pregi e difetti, dinamiche e caratteristiche. Obiettivo: farsela amica e potenziarne gli effetti in modo etico. Modalità: ce ne parla Assunta Corbo - https://news48.it/lintelligenza-artificiale-etica/.
Ma cos’è questa crisi?
Sicuramente il cosiddetto cambiamento climatico è uno degli argomenti caldi di questi anni. Ma come ne parla il giornalismo italiano?
Un campanello d’allarme lo suona un articolo di Linkiesta. Se infatti la sensibilità dei media italiani negli ultimi tempi è aumentata (con essa però anche il negazionismo climatico, avvisa Greenpeace), manca un racconto strutturato nel nostro mainstream per quanto riguarda le soluzioni e la loro contestualizzazione.
Poco fa abbiamo detto “cosiddetto cambiamento climatico”. Non perché siamo negazionisti (non lo siamo) ma perché, come abbiamo accennato nell’introduzione, il fenomeno che stiamo attraversando si può definire anche in altri modi.
C’è chi lo definisce crisi.
Crisi come Oddio c’è la crisi? Non proprio.
Spogliando la parola del significato che la lingua italiana le attribuisce (di situazione comunque negativa) e riportandola alla sua origine greca. Krisis, per inciso, significa scelta.
La crisi dunque è il momento delle scelte. Il momento della crescita, in questo caso della comunità.
È questa la visione che alcuni giornalisti scientifici, tra cui Marco Merola, co-fondatore del Constructive Network, vogliono proporre. Non più un cambiamento da combattere, ma una situazione a cui adattarsi, con soluzioni contestualizzate e scalabili. Un adattamento che ci riguarda tutti. Non a caso, Marco lavora da anni ad un webdoc dal titolo Adaptation. Non dirgli che te lo abbiamo detto, ma in questi giorni è stato anche parecchio impegnato per la presentazione della nuova puntata del webdoc, dedicata all’adattamento alla crisi climatica in Friuli-Venezia Giulia.
Parlare con Marco di questi argomenti è sempre molto istruttivo, anche nell’analizzare il panorama nazionale ed internazionale nel giornalismo sulla crisi climatica. Da lui abbiamo saputo che in altre parti del mondo, in particolare nei paesi anglosassoni, le principali testate (basti pensare al Guardian) hanno istituito un climate desk (una redazione climatica, se vogliamo) di giornalisti ed esperti altamente specializzati sull’argomento, che sappiano fare informazione a 360 gradi, coniugando l’attività di watchdog journalism al racconto di soluzioni che dimostrino come non solo i decisori, ma anche i cittadini e le comunità possono fare molto in questo senso.
Ci sono molte storie che si possono raccontare, ad esempio quella del Guardian che spiega come del riso nascosto da una donna in fuga dalla schiavitù nel 1700 possa ora aiutare i suoi discendenti. Sapevi, ad esempio, che i Saamaka Maroons del Suriname coltivano ancora riso dai semi che un’antenata in fuga da una piantagione portava tra i capelli e che ora una banca genetica cerca di ampliare l’uso di queste specie rare per aiutare a combattere la crisi climatica? Se te la cavi con l’inglese puoi sapere di più leggendo a questo link.
Ma cosa serve al giornalismo italiano per essere davvero costruttivo su questi argomenti? Ce lo spiega Marco in quest’audio.
Costruiamo insieme
L’articolo di Assunta sull’intelligenza artificiale di cui parlavamo all’inizio è stato anche il tema dell’intervento di Michela Trada, vice-direttrice di News48, nell’ormai tradizionale appuntamento con RVS, la radio del network HopeMedia, con cui il Constructive Network ha avviato una proficua collaborazione negli scorsi mesi.
Grazie per il tuo tempo
Ti rinnoviamo l’appuntamento alla newsletter del 4 marzo. Grazie per l’attenzione, alla prossima e…#beconstructive!
Corrado e Lucia
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