Costruttori in tempo di distruzione
Più un momento è problematico, più è importante trovare soluzioni
Buongiorno e un buon inizio di settimana!
Torniamo per l’appuntamento di novembre con Patchwork. Come vedete l’impostazione grafica è diversa rispetto al mese scorso. Questo è dovuto al fatto che abbiamo adottato una piattaforma diversa, Substack. Speriamo che la nuova impaginazione vi piaccia.
Iniziamo ora il viaggio per questo mese, perché l’ottobrata non è stata solo climatica. Quello appena passato è stato un mese molto intenso, che ha mostrato ancora una volta quanto sia importante quello che si sta facendo per un giornalismo più completo, che racconti anche per cosa vale la pena battersi.
Altrimenti tutto ciò non avrebbe senso. E lo dobbiamo dire ancora più forte oggi che il Solutions Journalism Network festeggia 10 anni della sua attività internazionale!!! (poi avremo l’occasione di raccontarci il meraviglioso incontro del 27 ottobre, l’evento con cui abbiamo celebrato l’anniversario in Italia).
Ma bando alle ciance, keep calm and…#beconstructive!
Corrado e Lucia.
P.S.: Dopo esserci consultati con il team, abbiamo deciso, per quanto riguarda la pubblicazione della newsletter sul sito www.ilglocale.it, di rendere liberamente consultabile Patchwork nell’archivio. Niente più password, dunque.
Mai da soli
Torniamo a noi.
Vorremmo partire da due articoli di News 48. Entrambi trattano, sebbene da prospettive diverse, la necessità di introdurre percorsi e processi inclusivi.
Una prima prospettiva è quella della scuola, nata per essere fucina di talenti e competenze, ma che ancora troppo spesso vede svilire quelle capacità che invece dovrebbe sviluppare. Di questo problema e di orizzonti per affrontarlo ci parla Assunta Corbo nel suo recente articolo Dispersione scolastica: le nuove esigenze dei ragazzi in età scolare
Una seconda prospettiva è quella dell’abitare. Abitare non significa solo avere un tetto sopra la testa e una casa da godersi e a cui badare: abitare significa anche curare le persone, gli individui della piccola comunità racchiusa in 4 mura. La digitalizzazione dei contatti ha aumentato le possibilità di socializzazione, ma ne riduce la dimensione fisica, penalizzando soprattutto gli anziani. Per questo in Italia si sta diffondendo l’abitudine di fare cohousing, un abitare collaborativo. Ma cosa significa esattamente? Ce lo spiega Antonella Ferro nell’articolo “Cohousing: storie costruttive dell’abitare”.
Conflitto Israele-Palestina: giornalismo costruttivo in tempo di guerra
Come sa bene chi si cura anche di formazione, spesso noi giornalisti ci troviamo a chiederci se e come sia possibile fare del giornalismo costruttivo quando emergono conflitti violenti, dalla guerra tra Ucraina e Russia alla riesplosione delle ostilità tra Israele e Palestina.
Non è facile essere costruttivi quando si alza l’asticella dell’ostilità e, peggio, dell’odio.
Ma non solo è possibile. Soprattutto è necessario.
A questo proposito vorremmo segnalarvi tre pezzi.
Due sono di Valigia Blu, e sono stati pubblicati uno prima e uno dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Sono entrambi significativi di quanto non si riduca tutto all’odio reciproco e, anzi, ci siano nella popolazione anche le spinte per unire le forze e la voce per dire: BASTA!
Il 4 ottobre, 3 giorni prima dell’attacco, centinaia di donne palestinesi e israeliane si erano radunate a Gerusalemme e in Cisgiordania per chiedere la fine del conflitto. Un bellissimo articolo che vi consigliamo calorosamente di leggere qui!
Come vi consigliamo anche questo articolo, uscito su Valigia Blu il 16 ottobre. Dopo l’attacco di Hamas, migliaia di volontari arabi ed ebrei hanno iniziato ad adoperarsi per aiutare le vittime delle violenze, per ripulire i rifugi antiatomici abbandonati e tentare di frenare l'acuirsi delle tensioni nel paese.
Il terzo articolo è di una componente del nostro network: Teresa Potenza. Uno dei suoi ultimi articoli riguarda proprio l’importanza di una corretta informazione. Diffondere notizie false “alimenta anche l’odio, erode la fiducia nelle istituzioni e polarizza le opinioni, creando un ambiente fertile per l’estremismo.” Ci ricorda Teresa. E noi la ringraziamo per questo importantissimo contributo. Vale la pena leggerlo perché vi dà anche informazioni molto utili su come vengono usati i social network per la diffusione di notizie false e per la conseguente manipolazione dell’opinione pubblica.
Mettiamo mattoni
Wow, che mese!
La nostra cara Assunta è stata premiata, nella categoria “Giornalismo”, al Premio Adriatico 2023, a Pergola (PU) “per aver saputo creare ponti usando una comunicazione assertiva, accompagnando i lettori all'educare attraverso la comunicazione e il giornalismo”. Un riconoscimento importante per il Constructive Network e la sua mission, che si rispecchia in quella del premio: riconoscere e valorizzare personalità ed enti che, nel loro quotidiano impegno, integrano Arte, Cultura e Sociale, contribuendo in modo significativo all’arricchimento della comunità.
Ottobre è stato anche il mese dell’uscita di due importanti articoli sul giornalismo costruttivo e su come può tracciare piste importanti per affrontare la crisi climatica, in collaborazione con EconomiaCircolare.com. Il primo spiega ai lettori del magazine cos’è il giornalismo costruttivo e come può cambiare l’informazione, il secondo parla di quanto importante sia per fornire strumenti utili ai cittadini per affrontare la crisi climatica. Tante le frontiere che si possono aprire, giornalisticamente parlando, quindi valgono bene una visita. Un grande grazie quindi a Tiziano Rugi, autore degli articoli, e a EconomiaCircolare.com per aver iniziato un progetto editoriale di approfondimenti, che ci vedrà alleati.
Il 17 ottobre, Michela Trada, è stata ospite, insieme alle storie di News48, di RVS, la radio di Hopemedia, per raccontare due esempi di giornalismo delle soluzioni, sul tema della diversità e su quello della restanza, di cui avevamo parlato nella nostra uscita precedente. Puoi trovare qui la registrazione del programma, frutto della collaborazione tra l’emittente ed il Constructive Network.
Sempre rimanendo in tema di contributi audio, chiudiamo segnalandovi questo numero del podcast “La tendenza della settimana” dell’ANSA in cui Alessandra Magliaro parla di Solutions Journalism (grazie all’impegno imprescindibile di Francesca Ghezzani).
Tanta tanta roba. Speriamo, a dire il vero, che il Solutions Journalism sia più di una tendenza di una settimana, ma sicuramente sarà così. Lo sa bene Assunta, che ha potuto parlare dei principi del giornalismo costruttivo ai ragazzi del primo anno della Franklin University di Lugano, una delle più antiche istituzioni americane di istruzione superiore in Europa.
Vi salutiamo con le sue parole:
Riflettendo sui ragazzi che incontro, invece, posso dirvi che costruttività e soluzione sono due valori che sentono fortemente.
Potremmo osservarli e ascoltarli di più.
Ci rivediamo il primo lunedì di dicembre, il 4. Stay tuned!